giovedì 9 gennaio 2014

Panettone decorato



Ecco il panettone decorato che ho fatto come dolce per festeggiare la vigilia di Natale con la famiglia!

E' un panettone confezionato che ho ricoperto con pasta di zucchero bianca per simulare una montagna innevata ed a cui ho aggiunto dei personaggi sempre in pasta di zucchero.

E' stato molto semplice: una volta realizzati i personaggi per tempo ho solo dovuto stendere un po' di pasta bianca, darle una forma casuale con una rotella ed attaccarla al panettone grazie ad un sottile strato di panna montata (non volevo alterare il gusto del panettone farcendolo con creme varie, anche perchè  la cena della Vigilia è già abbastanza sostanziosa ed è già tanto se rimane uno spazietto per il dolce). Ho ricoperto poi di pdz bianca anche una base per torte, su cui ho fatto una semplice scritta rossa e su cui ho appoggiato il panettone ed alcune decorazioni.




Per fare Babbo Natale ho usato il tutorial di un libro di Luca Montersino: "Marzagiochi e steccodolci" (lui infatti lo faceva con il marzapane).




Per il pinguino invece ho trovato un tutorial nella rivista "Cake design", n. di dicembre 2012.




Per il pupazzo di neve, i pacchetti regalo ed il sacco ho inventato un po', andando ad occhio.


La cena è andata molto bene, anche perchè questo Natale oltre a Fili c'erano per la prima volta altri due cucciolini, Mommy di 3 mesi ed il cuginetto Niccolò di 10 giorni; forse più che una sala adibita a festa sembrava un asilo nido, ma è stato questo il bello!

Fili era una mina impazzita, probabilmente perchè sentiva l'eccitazione in casa: avendo deciso di farla a casa nostra alle 14.00 stavamo già apparecchiando, preparando centrotavola e segnaposti e chi più ne ha più ne metta. Aggiungici un aperitivo pre cena dalla nonna bis per festeggiare insieme a mille altri parenti, ovviamente con altrettanti mille regali per lui, ed il gioco era fatto. 

Ah no, è vero, c'era un altro non meno importante fattore: da pochi giorni gli avevamo tolto la sponda del letto per abituarlo al futuro lettino da grande, dato che Mommy (alla tenera età di 3 mesi e mezzo) già faticava a stare non schiacciato a pressione dentro la sua cesta! Risultato: il primo giorno è andato tranquillo nel letto, si è addormentato da solo, mentre dormiva è caduto sul materassino sotto ma ha continuato a dormire... il secondo giorno idem... ma era troppo bello per essere vero! Già il terzo giorno ha capito che 1)poteva scendere da solo e 2)non solo poteva scendere e mettersi a giocare, ma anche venire in sala da noi e farci letteralmente impazzire, cosa che fa ancora adesso dopo un mese!!! E non è come quei bimbi che richiedono la tua presenza, le tue coccole, i tuoi tac tac sul sedere e stanno lì, per poi addormentarsi sereni...no, lui non sta giù, quindi o lo leghi al letto, o te ne vai e cerchi di non calcolarlo, rischiando però che si addormenti a mezzanotte, o lo fai addormentare sul divano in sala e mentre dorme lo porti nel suo lettino. Quest'ultima soluzione non è geniale dal punto di vista educativo ma è il meglio che stiamo riuscendo a fare, se non altro per sopravvivere noi! Si accettano consigli...            
E pensare che quando aveva le sponde lo mettevi dentro, gli facevi ciao ciao e si addormentava da solo dopo aver giocato dieci minuti:(
                  
E così anche quel giorno non ne ha voluto sapere di dormire, ma ha pensato bene di addormentarsi sul divano alle 17.15, quando alle 18.00 dovevamo essere all'aperitivo e quindi l'abbiamo dovuto svegliare; consiglio che credo possa essere utile a tutti: mai svegliare un bimbo duenne che dorme, soprattutto al pomeriggio!!!                                                                                                                                  

martedì 17 dicembre 2013

Biscotti natalizi per le maestre






Dato che quest'anno ho un po' più di tempo perchè sono a casa in maternità ho pensato di preparare per le maestre del nido di Fili dei biscotti fatti in casa da appendere all'albero di Natale.
Sono fatti con pasta frolla alla vaniglia e decorati con la pasta di zucchero   (comprata al Coin dato che mi trovo molto meglio con quella già pronta: ho preso quella bianca e l'ho colorata con i coloranti in gel); la ricetta è quella che utilizzo sempre e che ho usato anche nella mia crostata alla Nutella.

Ingredienti: 100 gr di burro; 65 gr di zucchero (metà a velo e metà normale); 25 gr di tuorli; 150 gr di farina 00; vaniglia (io uso quella in polvere che si trova nei negozi bio); mezzo cucchiaino di lievito per dolci.

Procedimento: mettere tutto nella planetaria e impastare con la foglia fino a quando non si forma una pasta omogenea; impastarla un po' a mano e mettere in frigorifero per un'ora circa prima di stenderla e formare i biscotti, da infornare a 180 gradi per circa 15 minuti.

Io ho usato un coppapasta rotondo per fare la pallina, uno stampino a forma di albero di Natale ed uno a forma di bastoncino di zucchero.
Per fare il buchino ho usato il tappino di una biro, mentre per attaccare la pasta di zucchero ai biscotti ho fatto una glassa semplicemente aggiungendo poca acqua bollente ad un po' di zucchero a velo, fino ad ottenere una consistenza semiliquida.

Oltre agli stampini per i biscotti ho usato uno stampo in silicone per creare dei bottoni decorativi e gli stampini delle lettere per mettere l'iniziale del nome sulla pallina. Ho poi utilizzato del filo da pesca per creare il cordino per appenderli all'albero.

Il risultato finale, con tanto di pacchetto e biglietto è stato questo: 
     

      




Ecco, spero tanto che alle maestre siano piaciuti, o perlomeno che, quando Fili è lì lì per combinarne una delle sue, loro si ricordino dei biscottini di Natale preparati con tanto amore e riescano a chiudere un occhio!!! ;)

Ma no scherzo, non vorrei mai corromperle... è giusto che Filippo si prenda le sue sgridate, soprattutto quando fa lo gnorry, o quando (chissà perchè sempre appena prima del momento in cui tutti i bimbi vengono chiamati per andare a lavarsi le mani), al posto che ubbidire va verso la piscina delle palline e fa per buttarcisi dentro, sfidando la maestra, la quale poverina, avendo capito che sgridarlo non serve a niente, lo incita a buttarsi facendogli anche i complimenti, in modo che dopo il tuffo con relativo applauso sia talmente soddisfatto da ritornare col gruppo per andare in bagno... tanto poi c'è la mamma che prepara i biscotti... :)



lunedì 11 novembre 2013

Torta "La casa di Topolino"





Eccomi tornata dopo tanto tempo, causa ripresa del lavoro e seconda gravidanza, con la torta di compleanno che io e mio marito abbiamo fatto per il secondo compleanno di Fili. Diciamo che ci tenevamo davvero tanto che venisse bene, sia perchè da qualche mese Topolino ed i suoi amici sono i personaggi preferiti di Fili, sia perchè abbiamo festeggiato il compleanno anche con il nuovo membro della famiglia, Tommaso detto Mommy, arrivato da neanche 20 giorni! 
Abbiamo quindi progettato la torta in anticipo, anche se come sempre succede, all'ultimo momento ne abbiamo cambiato completamente la struttura: all'inizio volevamo farla come tante torte trovate sul web, con i personaggi tridimensionali sopra la torta e la casa a due dimensioni sul bordo. Dato che però i personaggi ci sembravano grandi rispetto a quella che sarebbe venuta la casa, Ale ha avuto un'illuminazione: perchè non invertire e mettere la casa sulla sommità ed i personaggi al di fuori, sulla base della torta?
E questo è stato il risultato:




Per fare la base ho utilizzato un pan di spagna bagnato con latte e Nesquik, farcito con crema di Nutella e mascarpone e ricoperto di ganache al cioccolato fondente e pasta di zucchero, con cui abbiamo fatto tutte le decorazioni. Insomma, una cosa leggera leggera...! 

Per il pan di spagna ho usato la ricetta di Luca Montersino, che avevo utilizzato anche per la torta di Natale, e che vi riposto: 


Ingredienti: 500 gr di uova, 350 gr di zucchero semolato, 300 gr di farina 180w (si riferisce alla durezza, ma io sinceramente l'ho fatto con la classica 00), 100 gr di fecola di patate.

Procedimento: montare le uova intere con lo zucchero con le fruste, fino ad ottenere un composto spumoso e chiaro. Aggiungere a mano con un cucchiaio di gomma la farina setacciata insieme alla fecola di patate, miscelando il tutto delicatamente dal basso verso l'alto. Mettere il composto così ottenuto immediatamente nella teglia imburrata e infarinata e fare cuocere in forno a 190 gradi per 30 minuti circa.

Per la ganache al cioccolato fondente ho usato invece una ricetta trovata sul sito Giallozafferano (l'ho fatta comunque tutta anche se era una gran dose, e quella che mi è avanzata l'ho mangiata giorni dopo, messa così semplice in  bicchierini: se siete amanti del cioccolato fondente è una goduria!):

Ingredienti: 250 ml di panna fresca, 250 gr di cioccolato fondente grattugiato, 30 gr di burro.

Procedimento: porre in un tegame capiente la panna fresca e il burro e portare quasi ad ebollizione a fuoco basso avendo cura di porre sotto al tegame una retina spargifiamme (io questo non l'ho fatto); quando la panna è a un passo dal bollore, togliere il tegame dal fuoco e aggiungere il cioccolato fondente grattugiato (io l'ho semplicemente tagliato a cubetti) , mescolando con una frusta fino al completo scioglimento e raffreddamento del composto. Mettere la pentola a bagnomaria nell’acqua fredda contenente del ghiaccio e con uno sbattitore elettrico montare il composto, fino a quando diventerà cremoso, denso e solido (ci vorranno almeno 10 minuti).

Come tempi ho preparato il pan di spagna due giorni prima, e l'ho conservato a temperatura ambiente avvolto per bene nella pellicola trasparente; la ganache, la bagna e la crema al mascarpone/Nutella le ho fatte invece il giorno prima, in modo da farcire la torta, ricoprirla e metterla in frigorifero a compattarsi per tutta la notte. Infine la mattina della festa ho ricoperto e aggiunto i personaggi, che avevo realizzato insieme ad Ale durante le due settimane precedenti. Per il pacchetto regalo da cui esce la testa di Pippo ho fatto una minitortina quadrata identica alla torta di base.

Ho utilizzato una pdz già pronta che ho colorato con dei coloranti in gel, quelli con cui mi trovo meglio; l'unica pecca è stata che i personaggi una volta fatti tendevano a seccarsi e a formare delle crepe, soprattutto nella pasta di colore nero: per ovviare a questo problema ho provato, per le decorazioni dell'ultimo momento (quelle bidimensionali), a lavorare la pdz con le mani unte di olio di semi, e devo dire che questo accorgimento trovato sul web ha funzionato, oltre a non averne per nulla alterato il sapore. Queste ultime decorazioni le abbiamo fatte prendendo tutte le misure di un'immagine della Casa di Topolino e proporzionandole alla grandezza della torta, ritagliando con quello che avevamo a portata di mano (formine per biscotti, bicchierini, tappi vari); forse però dovrei dire "le ha fatte", perchè soprattutto per il passaggio delle proporzioni ha fatto tutto mio marito :) (A me non sarebbe mai neanche venuto in mente!).

Per fare i personaggi  abbiamo utilizzato questi tutorial: PlutoTopolino e Pippo, facendone solo le teste che sbucavano dalla nuvoletta, dalla torta e dal pacchetto regalo. 











Devo dire che il risultato è stato apprezzato, sia per quanto riguarda le decorazioni sia per quanto riguarda il gusto; questo dagli adulti presenti. Fili, come sempre succede con i bambini, l'ha guardata due secondi nominando i tre personaggi, e non l'ha neanche assaggiata. Però avevamo la giustificazione: due giorni prima, quando stavamo festeggiando tra di noi, al momento del "Tanti auguri a te" (ed eravamo in tre adulti a guardarlo), Fili ha pensato bene di mettere il dito sul fuoco della candelina, tenendocelo anche per qualche secondo, fino a che il suo cervello non ha realizzato che faceva male :( al che ha fatto il cosiddetto mestolino (o magone) e si è disperato per la successiva mezz'ora. Io ed Ale, mortificati, abbiamo cercato di distrarlo facendogli aprire dei regali che avrebbe dovuto ricevere alla festa ufficiale; risultato: uno ce l'aveva già e l'altro non l'ha proprio gradito facendocelo capire dicendo: "No. Mommy!" (trad. "Non è mia sta roba, è di Tommy!"). 
Va beh, diciamo che non è stata proprio la sua serata ma quantomeno gli ha insegnato che le candeline si spengono soffiando, ed anche adesso, a distanza di settimane, ogni volta che vede o si nomina il fuoco, lui soffia!!!









domenica 25 novembre 2012

Torta Barbapapà




Questa è la torta ispirata al cartone animato dei Barbapapà che io e mio marito (è fondamentale che lo citi in quanto ha partecipato sia al progetto sia alla realizzazione, ed era più gasato di me!) abbiamo fatto per il primo compleanno del nostro cucciolo... ovviamente il soggetto piaceva più a noi che a lui, che del cartone animato guarda solo la sigla e poi si stufa e si gira a fare altro, ma ci sembrava carina e colorata, ed ha avuto un discreto successo!

La base della torta è una paradiso con gocce di cioccolato, di cui vi riposto la ricetta già utilizzata per la Torta battesimo (questa volta ho però usato una teglia quadrata): 



Ingredienti: 250 gr di farina 00, 150 gr di zucchero semolato, 85 gr di burro, 2 uova intere, 1 bicchiere di latte intero, 1 pizzico di sale, 1 bustina di lievito per dolci, gocce di cioccolato fondente q.b.

Procedimento: mescolare in una terrina il burro fuso e fatto raffreddare con lo zucchero; aggiungere le uova, il sale, il latte e la farina; mescolare bene il composto ed unire da ultimo il lievito e le gocce di cioccolato; cuocere in forno già caldo a 200 gradi per circa 50 minuti.

Per la base verde del prato abbiamo utilizzato la pasta di zucchero verde già pronta della marca Decora (l'ho trovata alla Coin) stesa sulla torta ricoperta da un sottile strato di panna montata, e tagliata a ciuffetti con la sugar gun per decorare il bordo esterno; per le decorazioni abbiamo invece usato una pasta di zucchero fatta e colorata da noi con i coloranti in gel, di cui trovate la ricetta nel post dei Dolci bavaglini.
Devo dire che la differenza tra la pasta di zucchero fatta in casa e quella acquistata già pronta si vede, sia nel momento della realizzazione sia nell'effetto finale: quella già pronta era più malleabile e brillante, quella fatta da me era più difficile da lavorare e una volta asciutta si seccava di più, dando un effetto finale meno sgargiante, come si può vedere soprattutto dai personaggi neri.


Per realizzarla abbiamo preso l'ispirazione da questa bellissima torta anche se abbiamo fatto alcune modifiche nelle decorazioni: come personaggio "non trasformato" abbiamo fatto solo Barbabarba con la tavolozza dei colori sotto braccio; la Barbamamma l'abbiamo fatta trasformare in pezzo di puzzle, Barbaforte in ombrello, Barbazoo in stella, Barbalalla in nota musicale; gli altri personaggi invece li abbiamo fatti come l'originale: Barbabella è diventata un fiore, Barbabravo un pacchetto regalo e Barbottina un cuore. Quanti barbatrucchi... :-)
Per fare tutte queste forme abbiamo utilizzato degli stampini per biscotti, per i dettagli abbiamo invece usato un pennarello alimentare nero.
Infine per realizzare il cestino della mongolfiera abbiamo rivestito di pasta marrone un  barattolo di plastica, in cui abbiamo infilato la stecchetta con il palloncino Barbapapà. Ed ecco realizzata la famiglia al completo!!!

La festicciola è stata carina: abbiamo organizzato un dopo cena molto tranquillo con pochi parenti e amici e Fili si è divertito, anche se al momento della torta era un po' perplesso... magari perchè il suo compleanno è stato festeggiato solo altre 3 volte, di cui una con i suoceri, una con zii e amici, una con altri amici e relativi figli e un'altra con gli altri zii arrivati dall'Australia...? Forse abbiamo esagerato!!!

Ma il momento più bello è stato quello del rito di apertura dei regali: uno dietro l'altro, senza neanche capire cosa fossero, con tutti che lo guardavamo sorridenti e gli dicevamo: "Ti piace?"; cosa pensavamo, che potesse risponderci: "Sì, mi piace, grazie molte!"?, calcolando che non dice ancora neanche una parola, se non un "pappa-pappa-pappa" a voce quasi impercettibile all'apparato uditivo degli esseri umani, e solamente quando si avvicina il momento del pasto?!!! 
Una volta aperti tutti i regali poi l'attrazione maggiore sono state giustamente le carte dei regali, molto più rumorose ed interessanti, ma buttate quasi subito via dagli adulti (io e la zia del "gioco finito!" in prima fila) per quella smania di fare ordine che ci contraddistingue, soprattutto noi donne.

Alla fine i divertimenti maggiori sono stati il giocare con lo zio che gonfiava un palloncino e lo faceva volare via lasciandolo sgonfiare, e il guardare al pc la sigla di Robin Hood fischiettata, sempre rigorosamente in braccio allo zio, cosa che da allora è diventata un must: in automatico, o come direbbe mio marito "di default", quando si arriva a casa degli zii Fili si dirige verso il pc, tende le braccia allo zio e gli fa capire che deve non solo mettergli la sigla di Robin Hood, ma guardarla insieme a lui infinite volte... 
Almeno così sappiamo già che soggetto usare per il prossimo compleanno :)

















domenica 2 settembre 2012

Fool al cioccolato




In realtà questi fool di pesche e cioccolato dovevano essere delle crostatine con crema pasticcera al cioccolato e fichi, ma dato che le crostatine di frolla mi si sono bruciate in forno ed i fichi erano quasi tutti andati a male (sarà l'inserimento al nido che si avvicina?!), ho rimediato su una ricetta più semplice, ma comunque d'effetto per la cena con i suoceri. L'idea l'avevo vista in televisione, nel programma "Il mondo di Csaba", sul canale Alice Tv.

La ricetta della crema l'ho presa dal sito "Giallo Zafferano", poi ho messo in ogni bicchierino un quarto di pesca tagliato a tocchetti, l'ho ricoperto con la crema ed ho lasciato riposare in frigorifero; infine, appena prima di servire, ho montato 250 ml di panna fresca con poco zucchero a velo e l'ho aggiunta sulla crema con un cucchiaio.

Ingredienti (io ho diviso tutto a metà): 100 gr di cioccolato fondente, 20 gr di farina, 250 ml di latte intero fresco, 20 gr di maizena, 250 ml di panna fresca, 125 gr di tuorlo, metà bacca di vaniglia, 125 gr di zucchero.

Procedimento: versare in un pentolino il latte e la panna, aggiungervi i semi della bacca di vaniglia, mettere tutto sul fuoco e scaldare fino a sfiorare il bollore; in una ciotola a parte lavorare con una frusta i tuorli e lo zucchero e aggiungervi la farina e la maizena setacciate. Dopo aver ottenuto un composto omogeneo aggiungere a filo il latte e la panna, mescolando il tutto velocemente; riversare il composto nella pentola e riportare a bollore, continuando a mescolare per evitare che si formino dei grumi. Una volta che il composto avrà iniziato ad addensarsi, togliere la pentola dal fuoco, aggiungere il cioccolato tritato e mescolare finchè non si sarà sciolto; infine mettere la crema a raffreddare in frigorifero coprendola con la pellicola trasparente a contatto, per evitare che si formi quella fastidiosa crosticina sulla superficie.

La cena è andata benissimo, i dolci sono piaciuti, soprattutto a Fili: ha assaggiato prima la panna montata (ovviamente con il consenso della mamma, un po' meno del papozzo), che ha poi snobbato una volta scoperto dalla nonna quanto era più buono il cioccolato!
Ci mancava solo il gesto con il ditino sulla guancia per dire "mmmmhhhh che buono!", ma a quello non ci siamo ancora arrivati; ora che ha quasi 11 mesi è infatti da un po' che è iniziato il famoso "teatrino", soprannominato così da mio padre, che consiste nell'insegnare ai nanetti di quasi un anno tutta una serie di gesti o versi e nel farglieli ripetere ad un divertito pubblico che non aspetta altro, per ridere o dire "che tenero!". Ed il bello è che i primi a divertirsi e ad essere tutti compiaciuti sono proprio mamma e papà!

Come prima cosa c'è stata la fase del "batti batti le manine", che veniva fatta in qualunque circostanza in cui mamma e papà dicevano "bravo!!!", quando gli si cantava la canzoncina dei "Sette Nani" e quando c'era la sigla finale dei tanto amati "Baby Einstein"; ora, dato che ogni volta che c'era la sigla finale la mamma ne metteva un altro episodio, il furbetto ha imparato a battere le manine anche quando c'è una parte in cui si stufa, come con dire: "Grazie mamma, ora puoi anche mettermene una che mi piace!!!".

In seguito è iniziata la fase pernacchia, ovvero: "Amore dai un bacio a...." e lui: una bellissima pernacchia. Ora però ha imparato anche a mandare i baci, senza manina però, così volanti!

Non poteva poi mancare il "Ciao ciao con la manina", anch'esso fatto un po' per tutto, ma assolutamente non con tutti! Eh sì, perchè probabilmente ha imparato (o abbiamo fatto sì che imparasse) a collegarlo solo a certe persone, tipo la nonna bis. La pernacchia è invece un'esclusiva dello zio, mentre il batti batti le manine della nonna.

La più divertente è stata però la fase del "come fa il leoncino?", da sempre il suo pupazzo preferito dei Baby Einstein; è una via di mezzo tra un ruggito ed un'alitata aspirata, fatta da Fili con una grinta ed una convinzione pazzesche! 

Ogni tanto poi è capitato che andasse anche un po' in confusione e che facesse una cosa al posto dell'altra: come quando mia mamma, dopo avergli recitato per un po' di volte la filastrocca toccandogli le dita dei piedini: "Questo è caduto nel pozzo, questo l'ha tirato su...ecc.", un giorno l'ha iniziata e lui ci ha riflettuto, si è guardato in giro, ha fatto ciao ciao con la manina  per poi capire, prendersi il piedino e guardarla perchè continuasse lei... che tenerezza!

Ma anche che gioia e che soddisfazione mi ha dato il vedere come giorno per giorno impara e mette in pratica con anche un po' di furbizia, (giusto per far su come vuole questi bambascioni di mamma, papà, nonni, zii ecc.) tutte queste prime acquisizioni; finchè un giorno, mentre passeggiavo e lui dormiva tranquillamente nel passeggino, si è svegliato di colpo, ha sbarrato gli occhi, ha battuto le manine, ha fatto ciao ciao e poi si è rimesso a dormire!!! Va bene un po' di teatrino, ma l'ansia da prestazione nooooo...!!!







mercoledì 29 agosto 2012

Biscottini bicolore



Mi è venuta voglia di fare questi biscottini di frolla bianca e nera sfogliando il numero di agosto della mia rivista preferita, Alice Cucina; la ricetta della frolla è di Valentina Gigli, così come l'idea dei cuori bicolore, mentre il procedimento per fare i biscottini a scacchiera l'ho preso dal sito http://www.dolcidichiara.it/public/forum/viewtopic.php?f=20&t=23321 (i suoi sono perfetti, io invece ci dovrei lavorare ancora un po' ;-).

Ingredienti frolla al cacao: 250 gr di farina 00, 30 gr di cacao in polvere, 100 gr di zucchero a velo, 200 gr di burro, 2 tuorli, 1 cucchiaino di essenza di vaniglia.

Ingredienti frolla alla vaniglia: 280 gr di farina 00, 100 gr di zucchero a velo, 200 gr di burro, 2 tuorli, 1 cucchiaino di essenza di vaniglia.

Procedimento (ve lo posto anche se io in realtà avendo la planetaria ci ho messo tutti gli ingredienti e ho fatto andare qualche minuto con la K, il risultato è stato identico): Setacciare la farina con il cacao e disporli a fontana su un piano di lavoro; unire al centro il burro freddo tagliato a dadini e lavorare velocemente in modo da ottenere delle piccole briciole. Aggiungere lo zucchero a velo e, dopo aver mescolato, aggiungere i tuorli e l'essenza di vaniglia; lavorare ancora fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Avvolgerlo nella pellicola e metterlo in frigorifero a risposare per almeno 1 ora; ripetere le stesse operazioni per la frolla alla vaniglia.

Trascorso il tempo, prendere la frolla e lavorarla qualche minuto per ammorbidirla; stenderla con il mattarello e con due stampini a forma di cuore di diverse dimensioni ricavare tanti biscotti ed unirli a colori alternati.
Cuocere in forno a 160° per circa 15 minuti.

Oltre ai cuori ho fatto delle semplici farfalline e dato che mi era avanzata un po' di pasta di entrambi i colori ho fatto un esperimento: l'ho impastata tutta insieme ed ho formato una stella, che si potrebbe definire "stellina variegata"!

Per i biscotti a scacchiera invece il procedimento è il seguente: stendere gli impasti in due rettangoli alti circa mezzo cm (cercando di farli il + uguali possibili), spennellarne uno dei due con un po' di burro fuso e sovrapporre l'altro; lasciare in frigorifero per almeno due ore.
Ripreso il rettangolo tagliarne delle strisce per il lato lungo e sempre con il burro attaccarne due alternando i colori (pressare bene o in cottura si staccheranno); sovrapporne altre due strisce invertendo il verso: si creeranno così dei rettangoli con le parti bianca e nera alternate. Lasciare in frigo per una notte; la mattina dopo tagliare dei rettangoli alti circa mezzo cm e cuocerli a 180° per 15 minuti.

Guardando questi biscotti, e soprattutto quelli a scacchiera, mi torna in mente com'era bello mangiare i cibi più genuini e giocare con le cose più semplici: la semplicità di panna e cioccolato, e quella degli scacchi, un gioco antico e così essenziale, formato solo da "pezzi di legno" bianchi e neri che si muovono su un piano, con i quali però s delle combinazioni così complesse ed infinite...  

E questa sensazione la rivivo vedendo Fili, perchè da genitori si tende a voler riempire i propri figli con i giochi più colorati, luccicanti, rumorosi e oggi direi anche tecnologici, senza rendersi conto che i bimbi invece hanno quella capacità di divertirsi e creare un loro mondo fantastico con gli oggetti più banali, oltre a quella di farti sentire un vero babbeo per aver speso soldi inutili in giochi supersonici che loro guardano giusto quei 5 secondi, per poi girarsi a fare altro e guardarti sorridendo!

Ne avrei decine di esempi: dalla passione per i telecomandi, che in casa si trasformano in "pattine per le mani" con le quali camminare a quattro zampe e rilamare tutto il parquet... all'amore per tutto ciò che si può aprire e chiudere con i suoi due dentini e mezzo, tipo il barattolo del borotalco o quello dell'olio da bagno: certo, la mamma e il papà mi hanno regalato tutta una serie di barchette e personaggi di gomma Disney per giocare nella vasca, dalle macchinine di Cars 2 a tutti i pesciolini di Nemo, incluso lo squalo, ma volete mettere la soddisfazione di trascorrere tutto il tempo in cui la mamma mi lava ad aprire e chiudere con la bocca a mò di cavatappi il flacone di Eubos olio da bagno per pelli secche?!!! Se no in macchina c'è la variante scatoletta dei tic tac pesca e frutto della passione, che oltre alla goduria di aprirla e chiuderla continuamente ha anche un buon profumo di frutta!!!
Insomma, che siano mestoli, cucchiai di legno, barattoli , bottigliette o lime per le unghie il risultato non cambia: ci si diverte un casino!!!

E dato che oltre a questa capacità c'è anche quella di trovare le funzioni più diverse ai giochi comprati, mamma e papà non ci rimangono poi troppo male: almeno vengono usati! Come buttare da una parte all'altra della stanza la fattoria didattica di Winnie pooh che insegna anche l'inglese, ribaltandola e scavalcandola come se fosse un ostacolo in un percorso delle Olimpiadi... o lanciare al cagnolino le famose macchinine di Cars 2 destinate al bagnetto... o infine rovesciare il bellissimo gioco che si illumina e suona quando ci si appoggia e si cammina, e salirci sopra al contrario; tanto da spingere per imparare a camminare c'è quel bellissimo tavolino di plastica, che strisciando sulla pietra di Sarnico della nonna bis fa un così piacevole rumore...!!!


giovedì 31 maggio 2012

Lemon bars


Questa ricetta l'ho presa dal libro "La mia cucina in città" di Csaba Dalla Zorza: si tratta di dolcetti di pasta frolla ripieni di una crema al limone; non li avevo mai provati, e direi che sono molto "limonosi", quindi se vi piace il gusto forte di limone sono perfetti! A mio marito ad esempio non sono piaciuti e mi sono ritrovata con una teglia intera: ho fatto l'esperimento di metterli in frezeer, ma non ho idea di come andrà...


Ingredienti (per circa 20 dolcetti): 
-frolla: 220 gr di farina 00, 125 gr di burro a temperatura ambiente, 70 gr di zucchero, 1 uovo intero più mezzo tuorlo, scorza grattugiata di un limone.
-1 uovo sbattuto
-ripieno al limone: 3 tuorli, 100 gr di zucchero, 2 limoni, 50 gr di burro a temperatura ambiente, 1 pizzico di sale, zucchero a velo.


Procedimento: Unire in una grande ciotola la farina, lo zucchero, l'uovo e il mezzo tuorlo, la scorza di limone ed il burro ammorbidito a tocchetti; lavorare tutto energicamente per circa 3 minuti (io ho messo in planetaria con la foglia a velocità minima), fino ad ottenere una palla di pasta liscia ed omogenea. Appiattirla e avvolgerla in un foglio di pellicola o di carta da forno, metterla in frigorifero a riposare per circa un'ora. 
Mentre la pasta riposa accendere il forno a 190 gradi e rivestire la teglia di carta da forno; stendere la pasta con il mattarello sino ad ottenere un rettangolo con il quale foderare la teglia. Bucherellare la base con una forchetta, ricoprire tutto con un foglio di carta da forno e riempire di fagioli secchi; cuocere così per 8 minuti. Estrarre la teglia dal forno, eliminare i fagioli e la carta e spennellare la frolla con l'uovo sbattuto, per sigillarla e renderla impermeabile al ripieno. Rimettere in forno e continuare la cottura per altri 7 minuti circa; sfornare, metterla da parte e abbassare il forno a 150 gradi.


Grattare la scorza dei limoni e spremerne il succo filtrandolo con un colino; mescolare lo zucchero con i tuorli con un cucchiaio di legno e aggiungere il succo di limone, il burro a tocchetti ed il sale. Mettere sul fuoco e cuocere per 6 minuti a fiamma media mescolando costantemente; la crema dovrà addensarsi leggermente ma non bollire. Filtrare la crema ancora calda, metterla in una ciotola, aggiungere la scorza dei limoni e mescolare bene. Usare il composto per riempire lo stampo di frolla, rimettere in forno e cuocere a 150 gradi per circa 10 minuti; estrarre la teglia e lasciar raffreddare a temperatura ambiente almeno un'ora. 
Infine tagliare i dolcetti e spolverizzarli di zucchero a velo appena prima di servirli.


Ho fatto questi dolcetti in un momento di piena iperattività, momenti che ultimamente mi stanno accompagnando spesso: sarà che non lavoro ed il bisogno inizia a farsi sentire, ma è dall'ultimo mese di gravidanza che devo sempre avere qualcosa da fare! Soprattutto per quanto riguarda ordine e pulizia, cosa che detta da una che è sempre stata disordinata fa un po' sorridere... la chiamano sindrome del nido, che nell'ultimo mese ti porta a pulire e ripulire casa per prepararla ad accogliere il nascituro. 
Ma questa sindrome, che pensavo fosse temporanea, non mi ha ancora abbandonato e a questo punto inizio a pensare che non mi abbandonerà mai più: ora mi verrebbe da chiamarla "sindrome della suocera" nel senso che ahimè, sto diventando uguale a lei... 


La mia più grande sfida sono i pavimenti: provate voi a tenere perfettamente lindo un parquet che ricopre tutta la casa con tanto di cane e bimbo svezzato e che per di più ha imparato a strisciare...si perchè Fili quando striscia si fa tutta la casa, con diverse fermate in cui, orrore, si spalma con la faccia sul pavimento e lo lecca. C'è chi dice "Va beh, si farà gli anticorpi", ma io sono una mamma al primo figlio e per natura non posso condividere e riderci sopra. Quindi vado di Lysoform parquet e guai a chi mi dice che il parquet si rovina a lavarlo!
Poi ci sono la polvere, i vetri, le lavatrici, cucinare, stirare (con il marito che per lavoro mette abito e camicia tutti i giorni) e chi più ne ha più ne metta! 


Però suocera mia, sullo stirare non mi freghi, lo so che tu stiri tutto, dalle calze alle mutande, dagli asciugamani agli stracci della polvere, ma questo proprio no, è già tanto che le camicie le stiro complete e non solo nelle parti visibili... piuttosto ribalto la cucina e preparo le lemon bars, anche se a tuo figlio non piacciono!!!