domenica 2 settembre 2012

Fool al cioccolato




In realtà questi fool di pesche e cioccolato dovevano essere delle crostatine con crema pasticcera al cioccolato e fichi, ma dato che le crostatine di frolla mi si sono bruciate in forno ed i fichi erano quasi tutti andati a male (sarà l'inserimento al nido che si avvicina?!), ho rimediato su una ricetta più semplice, ma comunque d'effetto per la cena con i suoceri. L'idea l'avevo vista in televisione, nel programma "Il mondo di Csaba", sul canale Alice Tv.

La ricetta della crema l'ho presa dal sito "Giallo Zafferano", poi ho messo in ogni bicchierino un quarto di pesca tagliato a tocchetti, l'ho ricoperto con la crema ed ho lasciato riposare in frigorifero; infine, appena prima di servire, ho montato 250 ml di panna fresca con poco zucchero a velo e l'ho aggiunta sulla crema con un cucchiaio.

Ingredienti (io ho diviso tutto a metà): 100 gr di cioccolato fondente, 20 gr di farina, 250 ml di latte intero fresco, 20 gr di maizena, 250 ml di panna fresca, 125 gr di tuorlo, metà bacca di vaniglia, 125 gr di zucchero.

Procedimento: versare in un pentolino il latte e la panna, aggiungervi i semi della bacca di vaniglia, mettere tutto sul fuoco e scaldare fino a sfiorare il bollore; in una ciotola a parte lavorare con una frusta i tuorli e lo zucchero e aggiungervi la farina e la maizena setacciate. Dopo aver ottenuto un composto omogeneo aggiungere a filo il latte e la panna, mescolando il tutto velocemente; riversare il composto nella pentola e riportare a bollore, continuando a mescolare per evitare che si formino dei grumi. Una volta che il composto avrà iniziato ad addensarsi, togliere la pentola dal fuoco, aggiungere il cioccolato tritato e mescolare finchè non si sarà sciolto; infine mettere la crema a raffreddare in frigorifero coprendola con la pellicola trasparente a contatto, per evitare che si formi quella fastidiosa crosticina sulla superficie.

La cena è andata benissimo, i dolci sono piaciuti, soprattutto a Fili: ha assaggiato prima la panna montata (ovviamente con il consenso della mamma, un po' meno del papozzo), che ha poi snobbato una volta scoperto dalla nonna quanto era più buono il cioccolato!
Ci mancava solo il gesto con il ditino sulla guancia per dire "mmmmhhhh che buono!", ma a quello non ci siamo ancora arrivati; ora che ha quasi 11 mesi è infatti da un po' che è iniziato il famoso "teatrino", soprannominato così da mio padre, che consiste nell'insegnare ai nanetti di quasi un anno tutta una serie di gesti o versi e nel farglieli ripetere ad un divertito pubblico che non aspetta altro, per ridere o dire "che tenero!". Ed il bello è che i primi a divertirsi e ad essere tutti compiaciuti sono proprio mamma e papà!

Come prima cosa c'è stata la fase del "batti batti le manine", che veniva fatta in qualunque circostanza in cui mamma e papà dicevano "bravo!!!", quando gli si cantava la canzoncina dei "Sette Nani" e quando c'era la sigla finale dei tanto amati "Baby Einstein"; ora, dato che ogni volta che c'era la sigla finale la mamma ne metteva un altro episodio, il furbetto ha imparato a battere le manine anche quando c'è una parte in cui si stufa, come con dire: "Grazie mamma, ora puoi anche mettermene una che mi piace!!!".

In seguito è iniziata la fase pernacchia, ovvero: "Amore dai un bacio a...." e lui: una bellissima pernacchia. Ora però ha imparato anche a mandare i baci, senza manina però, così volanti!

Non poteva poi mancare il "Ciao ciao con la manina", anch'esso fatto un po' per tutto, ma assolutamente non con tutti! Eh sì, perchè probabilmente ha imparato (o abbiamo fatto sì che imparasse) a collegarlo solo a certe persone, tipo la nonna bis. La pernacchia è invece un'esclusiva dello zio, mentre il batti batti le manine della nonna.

La più divertente è stata però la fase del "come fa il leoncino?", da sempre il suo pupazzo preferito dei Baby Einstein; è una via di mezzo tra un ruggito ed un'alitata aspirata, fatta da Fili con una grinta ed una convinzione pazzesche! 

Ogni tanto poi è capitato che andasse anche un po' in confusione e che facesse una cosa al posto dell'altra: come quando mia mamma, dopo avergli recitato per un po' di volte la filastrocca toccandogli le dita dei piedini: "Questo è caduto nel pozzo, questo l'ha tirato su...ecc.", un giorno l'ha iniziata e lui ci ha riflettuto, si è guardato in giro, ha fatto ciao ciao con la manina  per poi capire, prendersi il piedino e guardarla perchè continuasse lei... che tenerezza!

Ma anche che gioia e che soddisfazione mi ha dato il vedere come giorno per giorno impara e mette in pratica con anche un po' di furbizia, (giusto per far su come vuole questi bambascioni di mamma, papà, nonni, zii ecc.) tutte queste prime acquisizioni; finchè un giorno, mentre passeggiavo e lui dormiva tranquillamente nel passeggino, si è svegliato di colpo, ha sbarrato gli occhi, ha battuto le manine, ha fatto ciao ciao e poi si è rimesso a dormire!!! Va bene un po' di teatrino, ma l'ansia da prestazione nooooo...!!!